Terrorismo arresto a Malpensa, Tovaglieri (Lega), Italia ed Europa crocevia del fondamentalismo islamico

Intervento di mercoledì 18 Dicembre a Strasburgo dell’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri a Strasburgo sul tema dell’arresto avvenuto il 15 Dicembre a Mlapensa di un cittadino iraniano responsabile, secondo l’Autorità Giudiziaria Statunitense, di associazione per delinquere finalizzata alla violazione dell’International Emergency Economic Power Act e per la fornitura di supporto materiale ad un’organizzazione terroristica straniera (IRCG – Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche), tramite la fornitura di componenti elettroniche per la costruzione di armi letali (DRONI).

“Il terrorismo islamico è ormai in Italia e nel cuore dell’Europa e rappresenta una minaccia che non può più essere sottovalutata. I nostri territori sono divenuti ormai crocevia di attentatori e foreign fighters di tutto il mondo grazie alle politiche miopi e buoniste delle sinistre, che hanno favorito l’immigrazione clandestina, la moltiplicazione delle moschee-madrasse e la rinuncia alla difesa dei valori occidentali. Non c’è più tempo da perdere: l’ennesimo arresto di un pericoloso estremista islamico allo scalo di Malpensa richiama Bruxelles a un cambio di rotta immediato sulle politiche di accoglienza e sul contrasto ai fenomeni di radicalizzazione, che proliferano ogni giorno di più nelle periferie ad alto tasso di immigrazione delle nostre città e nelle scuole coraniche che si celano all’ombra delle moschee. Il nuovo fronte di instabilità apertosi con la crisi siriana rende questa situazione ancora più insidiosa ed esplosiva. Non possiamo lasciare il peso della lotta al terrorismo internazionale solo sulle forze di polizia, occorre anche un’azione politica forte dell’Europa che parta dalla presa d’atto dei gravi rischi connessi all’islamizzazione del continente. Un ringraziamento speciale al personale della Polizia di Frontiera di Malpensa e alla Sezione Antiterrorismo della Digos di Milano, che hanno portato a termine la complessa operazione di oggi insieme alla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo internazionale, assicurando alla giustizia un affiliato delle guardie rivoluzionarie islamiche dedito alla fornitura di componenti elettroniche per la costruzione di armi letali”.
Lo dichiara in una nota l’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri (Lega).

La Polizia di Stato ha eseguito nel pomeriggio del 16 dicembre 2024, un arresto ai fini estradizionali a carico di un trentottenne cittadino iraniano responsabile, secondo l’Autorità Giudiziaria Statunitense, di associazione per delinquere finalizzata alla violazione dell’International Emergency Economic Power Act e per la fornitura di supporto materiale ad un’organizzazione terroristica straniera (IRCG – Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche), tramite la fornitura di componenti elettroniche per la costruzione di armi letali (DRONI).

L’uomo, a bordo di un volo di linea proveniente da Istanbul giunto alle ore 17.45 all’aeroporto di Milano -Malpensain transito sul territorio nazionale, è stato fermato da personale della D.I.G.O.S. di Milano – Sezione Antiterrorismo, in collaborazione con personale dell’Ufficio di Polizia di Frontiera presso lo scalo Aereo di Milano – Malpensa e con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno e dell’Interpol – Servizio per la Collaborazione Internazionale di Polizia. Nello stesso contesto la Polizia ha eseguito la perquisizione personale e dei bagagli che aveva al seguito sequestrando componentistica elettronica compatibile con i reati contestati dalla Corte di Giustizia Statunitense, materiale documentale cartaceo, bancario/commerciale, di interesse investigativo e tre devices telefonici/informatici.

Dopo gli adempimenti l’uomo è stato condotto in stato di arresto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio (VA) a disposizione della Corte d’Appello di Milano che ha poi convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere.

L’attività, svolta in collaborazione con le Autorità americane, non ha, allo stato, rilevato aspetti di interesse per la sicurezza del territorio nazionale.

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